lunedì 2005-01-10
Beh? Che c'è da guardare?
Ve l'avevo promesso, no?
Ma sì, proprio ieri!
Tæsti internazionali
La
tastiera italiana: pensateci un attimo… non scrive neanche tutte le lettere italiane! Odio, infatti dover per forza basarmi sulla
non scontata feature "converti in maiuscole" per poter iniziare una semplice e normalissima frase italiana come "È vero". E se poi io sapessi (come so) e volessi (capita) scrivere un t
esto spagnolo? Che t
asto dovrei usare per scrivere "señorita"?
Come tutte le umane esigenze, non la sentivo prima di
assaggiare il frutto proibito: la t
astiera internazionale del mio adorato portatile. Una volta abituatomici, difatti, sento tantissimo la "minore funzionalità" della t
astiera del mio PC fisso di casa, con la sua 'banale' t
astiera italiana con cui è complicato scrivere anche solo una accentata maiuscola. Il mio portatile, per fortuna, l'ho comprato negli USA e (oltre a risparmiare notevolmente, grazie all'attuale momento di grande forza dell'€ (piccola digressione: l'
euro, ecco uno dei primi t
asti che con questa t
astiera non sapevo scrivere; un po' di prove e l'ho trovato in AltGr-5)), quindi, ha una t
astiera US.
Nota: la t
astiera internazionale non è una magica t
astiera da 2000 t
asti, è semplicemente una opzione software che permette di 'comporre' t
asti come apostrofo ('=áé), accento (`=àè), virgolette ("=äë), tilde (~=ãñ) con il t
asto premuto in seguito. L'ovvio "contro" di questa opzione è che se si deve premere uno di quei t
asti in modo "normale" si è costretti a farlo seguire da uno spazio o altri t
asti che non ci si 'compongono'.
Ma vi assicuro che e comunque comodissimo e dà molte più possibilità.
Se poi vi capita di essere dei programmatori oppure di utilizzare spesso la riga di comando come zsh/bash/tcsh noterete presto che moltissime delle shortcut sono fatte con t
asti non presenti, o comunque scomodi, sulla t
astiera italiana; scorciatoie che sono invece comodissime utilizzando una t
astiera US.
Mi sono poi sempre chiesto per quale diavolo di motivo
sprecare un intero t
asto 'italiano' per l'
usatissimo carattere §. Potevano ben metterci la tilde o l'accento, diavolo. E perfino le graffe (usatissime in tutti i linguaggi ispirati al C) sono ben scomode (e già saperlo è cosa da pochi eletti, dato che non sono stampate sul t
asto) da usare con Alt-Shift-[ e Alt-Shift-] (o AltGr-8 e AltGr-9 se siete tra i fortunati che usano giornalmente
altri sistemi operativi, io non ci sono ancora
riuscito, anche se da tempo
cerco di usare esclusivamente programmi cross-platform).
Ecco. Ho perso il filo del discorso. Tutto il t
esto voleva avere una dualità a più livelli, presente nel titolo. E siccome nella prima parte ho parlato più di t
asti che di t
esti, il logico seguito è… parlare di t
esti. Ah, sì, ora ricordo.
La
Wikipedia.
La conoscete?
A me piace molto.
È un progetto
carino.
Per chi non lo conoscesse, una breve descrizione: è una enciclopedia
libera (
"free as in free speech, not as in free beer"). In più ogni lettore è, se vuole, anche autore: chiunque può difatti migliorare qualsiasi articolo che trovi meno completo delle sue conoscenze.
Io, date le mie note
piccole fissazioni, sto cercando di riorganizzare l'intera
categoria crittologia, grazie anche al recente aiuto di un altro
wikipediano (ciao,
Hellis!).
È un'enciclopedia che parla di tutto, ma proprio di tutto: parla perfino di
MegaTokyo ;-)
…ed è in crescita esponenziale!
Beh, per oggi direi che
ho dato, ci vediamo presto… さよなら!