giovedì 2004-02-19
...è culo culo chi non lo dice culo.
La curiosità che ha assalito lazyboya in questi giorni ha assalito anche me nei tempi passati, e sono giunto alla conclusione che del fatto che la gente legga o non legga i miei rant in ogni caso me ne sbatte assai poco. Normalmente ne scrivo per divertirmi più che per parlare di cose serie e dire la mia su importanti questioni di attualità (l'ultimo rant è, se vogliamo, una rara eccezione), e anche in questo caso, la presenza di un lettore è gradita ma non necessaria.
Al momento, ad esempio, mi preme di dire a tutti che l'esame è andato bene e ho preso 30.
Dopo l'esame, mercoledì sera (ieri, al momento in cui scrivo), sono andato a somministrarmi la meritata dose di alcool assieme a Lapo, Golosino e altra gente mista al Covo degli Sbronzi.
Ho preso la bici alle 16, con il sole che timidamente faceva capolino, allegro e spensierato ed ignaro delle previsioni. Mi sono quindi recato a suon di pedali fino in piazza Duomo (da Lambrate, dove abito), da cui poi ho mosso con un collega scout fino a via Torino, presso la
Fnac (ho imparato come si chiama solo leggendolo sul sacchetto, prima non riuscivo a ricordarmi il nome esatto... "raga, andiamo alla FRUZ oggi pomeriggio?").
Qui ho acchiappato un fantastico lettore mp3 con 128 Mb di memoria e altre minchiatine annesse.
Poi sono andato a una preriunione scout.
Poi a riunione scout.
Poi a postriunione scout con i genitori dei ragazzi (che son venuti in 11 su 24 -_-).
INFINE, ore 21, inforco la bici e parto alla volta del covo degli sbronzi (tragitto: da piazza Cinque Giornate a San Vittore circa).
Pant pant.
L'umidità si condensa.
Arrivo al covo che si stanno formando le prime goccioline sul mio gilet di piumino.
All'una, riinforco la bici sotto una pioggia torrenziale, con in corpo due medie e un cuba, e mi dirigo alla volta di casa mia dove sono giunto sano e salvo 40 minuti dopo.
Devo dire che l'alcool misto alla fatica, misto al gelo, misto alla pioggia che mi entrava ovunque, insomma, l'insieme di tutte queste robe mi ha posto in uno stato mentale più autocosciente (che bella parola, eh? sentite come suona... AUTOCOSCIENTE!), e quindi mi sentivo parecchio artista e parecchio rantatore. Tuttavia quando sono arrivato a casa mi son cambiato, asciugopigiamato, camomillato e schiantato sul letto senza mettere giù nessuna delle filosofiche pioggiche biciclettiche idee che avevano fatto capolino nella mia mente ottenebrata.
Stamane ovviamente non me ne viene in mente neanche una -_-!
Tuttavia, è un'esperienza che consiglio a tutti, quella di camminare/pedalare sotto la pioggia sferzante per ore ed ore.
Provateci, e fatemi sapere come vi pare.
Questo weekend si va in Toscana, HA! Si dorme dalla lapozia e si farà qualcosa con gli amici della zona, con modalità ancora da definire. Ci si risente lunedì, intanto torno a litigare con il computer dell'Hospedale che fa il cazzo che gli pare, CATTIVO COMPUTER!! BRUTTO COMPUTER!!